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BoaraPolesine

Boara Polesine

Boara Polesine è una delle comunità più antiche del Polesine di Rovigo. Le prime notizie documentali risalgono al XII secolo e ci danno notizia di un insediamento abitato di esigue dimensioni, composto da costruzioni in legno e canna realizzate attorno al corso del fiume Adige. Da sempre ha incuriosito il significato del nome del paese, Boara, il cui significato si spiega facendo ricorso al sostantivo longobardo bouga che significa anello, curva, ansa. Tale espressione era usata in longobardo anche per indicare le tortuosità dei fiumi. Se si considera che in questa zona la conformazione primitiva del corso del fiume Adige era caratterizzata da molteplici anse e tortuosità (progressivamente rettificate a partire dal XVII secolo per evitare disastrose rotte), si comprende che il significato del toponimo di Boara è “Curva del Fiume”. Comunità unitaria che si sviluppava attorno ad entrambe le sponde dell’Adige, si riconosceva nella chiesa di san Zenone vescovo, sotto la giurisdizione della diocesi di Adria, senza distinzione fra Polesine e Pisani. Solo a seguito della creazione nel 1563 da parte dei Pisani di una nuova parrocchia nelle loro possessioni in sinistra Adige si può parlare di Boara nel Polesine, per distinguerla dalla parte sinistra Adige.

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Documenti

Giacomo Matteotti viene eletto nel Comune di Boara Polesina nel 1912. Rieletto nel 1914 sarà nominato Sindaco ma rinuncerà all’incarico.

Nel biglietto autografo dell’11 settembre 1914 il neo eletto sindaco di Boara Polesine scriverà: “Per l’impossibilità di attendere all’alta carica con quella assiduità che solo chi abita nel proprio paese può dare […] Vi assicuro fin d’ora il mio appoggio e la collaborazione più larga possibile. Perdonatemi

Sempre nel 1914 il Consiglio Comunale di Boara lo nomina Presidente della Deputazione Provinciale, ma anche questa carica sarà rifiutata da Matteotti