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BadiaPolesine

Badia Polesine

Il nome antico di Badia Polesine era semplicemente La Badia, con riferimento alla nota abbazia benedettina di S. Maria della Vangadizza attorno alla quale il paese si era sviluppato. Dopo il 589, in conseguenza della rotta dell’Adige alla Cucca, nell’attuale Veronella, l’Adige abbandonò il suo antico corso. Fu così che l’Athesis abbandonò le Isole Portilia (Porcilia) Menerva, Montagnana, Este e l’alveo fu spostato più a sud ovest verso Legnago con Porto, Castelbaldo e Badia, che era foce su uno dei Sette Mari raccontati da Plinio il Vecchio in Naturalis historia (Endolaguna). Verso l’anno 900 il marchese di Mantova Almerigo fa edificare l’Abbazia che viene successivamente ceduta ai monaci Benedettini. L’abbazia era inoltre indipendente dalla diocesi di Adria. Nel 1200 Badia era circondata da una fossa ed erano collocate tre porte per l’ingresso in città. Nel 1400 inizia il declino della Vangadizza data in commenda fino alla fine del Settecento a cardinali, e che passa sotto la proprietà della famiglia francese d’Espagnac quando successivamente viene soppressa anche come convento con decreto napoleonico nell’Ottocento.

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Documenti

Purtroppo la ricerca documentaria non ha prodotto risultati; l’Archivio del Comune di Badia Polesine, dove Giacomo Matteotti è stato eletto, non presenta documentazione.

Ma la ricerca continua…